The Holy See
back up
Search
riga

 Pontifical Council for the Pastoral Care of Migrants and Itinerant People

People on the Move

N° 102, December 2006

 

 

Indirizzo di saluto

dell’Arcivescovo Agostino Marchetto ai Partecipanti al Convegno Nazionale dell’UNPReS*

(pastorale dei Nomadi)

 

 

Reverendo e caro Monsignore,

 

Mi è gradito, come Segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, porgere i più cordiali saluti a Lei, ai Suoi collaboratori e a tutti i Partecipanti al Convegno biennale dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale dei Rom e Sinti, in Italia, che si svolge a Marola.

In questa occasione desidero confermare – oltre i cambi di Personale – l’amicizia e la sollecitudine con cui il nostro Dicastero, ormai da anni, accompagna gli incontri dell’UNPReS. Sento anche il dovere di ringraziare tutti per il costante e disinteressato impegno a favore dei nostri fratelli Rom e Sinti. La vostra partecipazione viva alle loro gioie e sofferenze, nonché la condivisione – per molti – della vita quotidiana delle loro comunità, non sono senza fatiche e difficoltà, scoraggiamenti e distacchi. Così – come leggiamo negli Orientamenti per una Pastorale degli Zingari al N. 97 – è necessario appoggiarsi a una comunità cristiana accogliente che cerca, anche grazie a voi, di andare incontro a Rom e Sinti, di camminare insieme con loro, affinché la fraternità cristiana universale proclamata dal Vangelo sia effettiva.

Certo, luogo privilegiato per annunciare e coltivare la comunione è l’Eucaristia (cfr. NMI 36), “fonte e vertice della comunione in Cristo e con la Chiesa” (Orientamenti 66), anche se i nostri fratelli devono crescere ancora per intravederne il pieno significato. Questo per dirvi che il tema che avete scelto per le vostre riflessioni: “Anche Gesù … patì fuori della porta della città (Eb 13,12) - I luoghi dell’Eucaristia”, è attuale e significativo e inoltre essenziale per l’evangelizzazione dei nomadi. In effetti, è nella Liturgia eucaristica che “il sacramento potrà essere rivelato e celebrato quale condivisione dello stesso pane della vita, alla mensa del Padre, nell’incontro con il mistero pasquale, celebrato nell’eucaristia quale memoriale di Cristo fattosi dono per noi” (Orientamenti 66).

Nel programma del vostro Convegno sono previste alcune “celebrazioni” che si riferiscono a momenti chiave della liturgia eucaristica: accogliere, ascoltare, offrire, consacrare, condividere e nutrire. Auguro, dunque, che da queste “celebrazioni” sgorghi la pienezza di grazie del Signore per ciascuno, affinché possa maturare in voi una vera e autentica comunione di mente, di cuore e di iniziative per questa nostra pastorale specifica. 

Auspico, inoltre, che nel corso di questa vostra importante assise possiate dedicare spazio e tempo della corrispondente analisi del Documento recentemente pubblicato dal nostro Pontificio Consiglio, voglio dire degli Orientamenti per una Pastorale degli Zingari. Il suo obiettivo, infatti, è proprio quello di orientare la preoccupazione della Chiesa verso i nomadi, al fine di offrire ad essi una pastorale che tenga conto della loro cultura e identità, e sia diretta alla loro evangelizzazione e promozione umana.

Vi accompagni, in questi giorni, la materna intercessione della Santissima Vergine Maria, invocata dai Rom e Sinti come “Amari Develeskeridaj”, e anche del Beato Zeffirino.  

Con la benedizione del Signore, vi saluto in Cristo: “Devlesa”.



*Marola, RE, 31 agosto – 3 settembre 2006

 

top