LETTERA DEL SANTO PADRE FRANCESCO,
- A FIRMA DEL CARDINALE SEGRETARIO DI STATO PIETRO PAROLIN -
AL PRESIDENTE DELL'ISTITUTO G. TONIOLO DI STUDI SUPERIORI,
IN OCCASIONE DELLA CELEBRAZIONE DELLA
92a GIORNATA NAZIONALE PER L'UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE
Signor Cardinale,
il mondo si trova ad affrontare sfide sempre più grandi e impegnative che richiedono personalità mature e competenti in grado di spendersi con generosità nei nuovi scenari nazionali e internazionali. È questa una delle principali finalità delle Università Cattoliche, a cui la Chiesa affida il compito di formare le nuove generazioni alla luce dei principi della fede cristiana e della tradizione cattolica per costruire reti di autentica solidarietà e contribuire al bene comune. Per affrontare questa impegnativa missione è necessario in primo luogo, come ha ricordato il Santo Padre: «preparare i cuori perché il Signore si manifesti, ma nella totalità; cioè, nella totalità dell’umanità che ha anche questa dimensione di trascendenza» (Discorso ai partecipanti al Congresso Mondiale promosso dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica, 21 novembre 2015).
Senza uno sguardo rivolto ai valori fondamentali della verità, del bene, della giustizia e della pace, che nasce da un’autentica apertura dello spirito, non sarà possibile contrastare le forti spinte al materialismo e al positivismo scientifico che sembrano essere le coordinate dominanti su cui si muovono la cultura e la società del nostro tempo. Per questo è importante rinnovare ogni sforzo affinché le nuove generazioni trovino persone, istituzioni e luoghi dove poter realizzare una formazione integrale resa possibile dal dialogo aperto e costruttivo tra fede e ragione, tra i diversi ambiti del sapere e la teologia. In questa prospettiva è da tutti riconosciuto il fondamentale contributo offerto in Italia dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, che P. Agostino Gemelli, con i suoi collaboratori, ha voluto come riferimento solido e qualificato per la formazione delle nuove generazioni nei vari campi del sapere e nei diversi ambiti professionali.
Non meno che nel passato, è urgente investire nella formazione dei giovani che vivono oggi una stagione di incertezza e di precarietà sia dal punto di vista sociale sia sotto il profilo religioso, come ampiamente documentato dagli studi condotti attraverso il progetto Rapporto Giovani curato dall’Istituto Toniolo e dall’Università Cattolica. Il prezioso e qualificato servizio offerto dall’Ateneo dei Cattolici Italiani, fin dalla sua nascita, è sostenuto dalla vicinanza e dal contributo della comunità ecclesiale che celebra ogni anno una Giornata Nazionale per l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Come tema per la 92a Giornata, che si celebrerà domenica 10 aprile, è stato scelto “Nell’Italia di domani io ci sarò”, volendo con questa espressione accogliere esplicitamente l’invito che il Santo Padre ha rivolto ai giovani durante il Convegno Ecclesiale a Firenze. Invitandoli ad essere testimoni di un nuovo umanesimo a partire dalla figura e dai sentimenti di Gesù, ha detto loro «Vi chiedo di essere costruttori dell’Italia, di mettervi al lavoro per una Italia migliore». E in un tempo che «richiede di vivere i problemi come sfide e non come ostacoli» ha indicato loro una strada che si configura anche come una concreta attuazione dell’Anno della Misericordia: «Voi, dunque, uscite per le strade e andate ai crocicchi: tutti quelli che troverete, chiamateli, nessuno escluso (cfrMt22,9)» (Discorso nella Cattedrale di Firenze con i partecipanti al Convegno Ecclesiale Nazionale, 10 novembre 2015).
Educare i giovani in questa prospettiva è un compito affascinante e molto impegnativo che richiede uno sforzo comune e condiviso da parte di tutta la comunità ecclesiale. Ma è necessaria anche una costante capacità di rinnovamento della stessa Istituzione accademica chiamata a coniugare gli irrinunciabili valori originari e costitutivi con le nuove esigenze di un sistema universitario complesso e aperto a nuovi scenari internazionali. Segno distintivo dell’Ateneo Cattolico, oltre all’offerta di una formazione di alto livello scientifico, dovrà sempre più essere quello di una spiccata educazione alla solidarietà e al servizio degli ultimi, attraverso tutte le dimensioni del sapere e del vivere umano. Un particolare segno di questo inscindibile legame tra la dimensione accademica e il servizio ai più bisognosi e sofferenti, come sono i malati, è offerto dal Policlinico Universitario A. Gemelli che ha rappresentato il compimento di un sogno del suo fondatore e che dovrebbe essere sempre più riconoscibile come un luogo esemplare di formazione e di cura cristianamente ispirato.
Il Santo Padre, mentre accoglie con gioia il pellegrinaggio giubilare a San Pietro dell’Università Cattolica in programma per il 9 aprile prossimo, assicura la Sua vicinanza e il Suo costante ricordo nella preghiera affinché l’Ateneo dei Cattolici Italiani, sostenuto dall’Istituto Toniolo di Studi Superiori, possa continuare ad offrire ai giovani un valido sostegno per una formazione integrale e per le loro scelte di vita, aiutando soprattutto quelli meritevoli che hanno meno possibilità. Anche con riferimento a questa specifica finalità, si invierà il consueto contributo che il Santo Padre ha deciso di destinare a codesto benemerito Istituto di Studi Superiori e formulo i miei personali voti per l’attività e lo sviluppo dell’Ateneo dei Cattolici Italiani.
Sua Santità, mentre chiede di pregare per Lui e per il Suo servizio alla Chiesa, rinnova l’affidamento dell’Ateneo al Sacro Cuore di Gesù e alla Vergine Maria,Sedes Sapientiae, e invia una speciale Benedizione a Vostra Eminenza, al Magnifico Rettore, all’Assistente Ecclesiastico Generale, ai membri dell’Istituto Toniolo, agli illustri Professori, al personale tecnico-amministrativo e a tutti gli studenti.
Mi valgo della circostanza per confermarmi con sensi di distinto ossequio
dell’Eminenza Vostra Rev.ma
dev.mo
Pietro Card. Parolin
Segretario di Stato
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