SOLENNITÀ DELLA MADRE DI DIO E
XXX GIORNATA MONDIALE DELLA PACE
GIOVANNI PAOLO II
ANGELUS
Mercoledì, 1° gennaio 1997
Carissimi Fratelli e Sorelle!
1. In questo primo giorno dell’anno desidero far giungere a tutte le famiglie, a tutti i popoli, a tutte le persone di buona volontà, il mio augurio di serenità e di pace. È un augurio che sale dal cuore, ma soprattutto poggia sulla certezza che, nel volgere del tempo, Dio resta fedele al suo amore. Sì, Dio ci ama! Ci ama di un amore sconfinato! Ce lo ricorda anche l’odierna solennità liturgica, che ci fa invocare la Vergine Santa col titolo di “Madre di Dio”. Cosa significa proclamare Maria “Madre di Dio”? Significa riconoscere che Gesù, il frutto del suo grembo, è il Figlio di Dio, consustanziale al Padre, da lui generato nell’eternità. Mistero grande, mistero di amore! Egli, l’Unigenito del Padre (Gv 1, 14), si è fatto uno di noi. In questo modo “l’eternità è entrata nel tempo” (Giovanni Paolo II, Tertio Millennio adveniente, 9), e il volgere degli anni, dei secoli, dei millenni, non è più un cieco viaggio verso l’ignoto, ma un camminare verso di Lui, pienezza del tempo (cfr Gal 4, 4) e il traguardo della storia.
2. Onorando la Vergine Santa come Madre di Dio, noi vogliamo anche sottolineare che Gesù, il Verbo eterno fatto carne, è vero “figlio di Maria”. Ella gli ha trasmesso un’umanità piena. Gli ha fatto da mamma e da educatrice, infondendogli la dolcezza, la delicata fortezza del suo temperamento e le ricchezze della sua sensibilità. Meraviglioso scambio di doni: Maria che, quale creatura, è innanzitutto discepola di Cristo e da lui redenta, al tempo stesso, è stata scelta come sua Madre per plasmare la sua umanità. Nel rapporto tra Maria e Gesù si realizza così in modo esemplare il senso profondo del Natale: Iddio si è fatto come noi, perché noi diventassimo, in qualche modo, come lui!
3. È proprio in forza di questo mistero di amore che non ho esitato ad incentrare il mio messaggio per questo primo giorno dell’anno, in cui si celebra la Giornata Mondiale della Pace, su un tema esigente quanto vitale: “offri il perdono, ricevi la pace”. Lo so bene: è difficile perdonare, talvolta sembra proprio impossibile, ma è l’unica via, perché ogni vendetta e ogni violenza richiamano altre vendette e altre violenze. Riesce sicuramente meno difficile perdonare quando si è consapevoli che Dio non si stanca di amarci e di perdonarci. Chi di noi non ha bisogno del perdono di Dio? La Vergine Santa, la Madre di Dio, ci incoraggi a cominciare questo nuovo anno con un gesto di amore, se necessario, di riconciliazione, con il proposito di contribuire all’edificazione di un mondo migliore, all’insegna della giustizia e della pace. Non dimentichiamo mai che tutto passa e solo l’eterno può riempire il cuore.
Al termine della recita dell’Angelus, il Papa ha rivolto particolari parole di augurio ai diversi gruppi di pellegrini presenti in Piazza San Pietro. Rivolgendosi ai fedeli di lingua italiana, il Santo Padre ha detto:
Mi è caro oggi rivolgere uno speciale augurio ai romani ed agli italiani. In modo particolare lo porgo al Signor Presidente della Repubblica ed alle altre Autorità civili del Paese. Possa il nuovo anno recare serenità alle famiglie, specialmente a quelle che attraversano situazioni difficili. Spiritualmente mi reco nelle case, negli ospedali, nelle carceri e dovunque vi sono persone che soffrono. A tutti giunga la mia benedizione accompagnata dalla preghiera.
Rivolgo, poi, un caloroso saluto ai pellegrini qui presenti, in modo particolare al folto gruppo di giovani convenuti a Roma da tutte le regioni d’Italia e da altri Paesi d’Europa per l’annuale appuntamento promosso dall’Opera Don Orione in vista del Grande Giubileo del Duemila. Cari ragazzi e ragazze, avete vissuto i giorni scorsi e soprattutto questa notte come un’ulteriore tappa di preparazione all’Anno Santo. Ritornando nelle vostre città, portate la gioia di questa singolare esperienza di fede e di fraternità e siate testimoni di Cristo: Egli è fonte di speranza e di riconciliazione per ogni uomo e per tutto l’uomo.
Questi i saluti ai pellegrini di altre nazionalità:
Aux pèlerins et aux auditeurs de langue française, je souhaite de tout coeur une heureuse année nouvelle. En ce temps de préparation au grand Jubilé, je confie au Christ Sauveur leurs personnes, leurs familles, leurs communautés et leurs nations.
Que Dieu vous garde dans la paix et dans l’amour mutuel!
To all the English-speaking pilgrims and visitors I wish a very happy New Year filled with God’s blessings of joy and peace. May the Blessed Virgin Mary accompany you and your families with her prayers and lead you ever nearer to Jesus her Divine Son.
Herzlich begrüße ich die Pilger und Besucher aus den Ländern deutscher Sprache. Euch und Euren Lieben daheim wünsche ich ein friedvolles und gesegnetes Neues Jahr. Möge die Fürbitte der Gottesmutter Maria Euch und alle Familien begleiten.
En este primer día de 1997 os deseo un feliz y sereno año nuevo en el que todos los hombres y pueblos, viviendo bajo el signo de una verdadera fraternidad, sean capaces de ofrecer siempre el perdón para recibir el don precioso de la paz.
Feliz Ano Novo, cheio das bênçãos do Céu que Jesus Cristo nos trouxe e oferece a todos!
Dopo aver salutato i pellegrini di lingua francese, inglese, tedesca, spagnola e portoghese, il Papa ha salutato i fedeli polacchi con le parole che pubblichiamo in una nostra traduzione italiana:
Saluto cordialmente i pellegrini provenienti dalla Polonia, in modo particolare l’Arcivescovo Metropolita di Danzica e anche la Filarmonica Statale Baltica di Danzica.
Vi ringrazio di cuore per la partecipazione alla messa di oggi celebrata nella Basilica di San Pietro con cui avete voluto anche sottolineare l’inizio del giubileo di 1000 anni dal martirio di Sant’Adalberto. A tutti i presenti in piazza San Pietro, a tutti i miei connazionali, formulo gli auguri più cordiali in occasione del Nuovo Anno. Cristo, Principe della Pace, ricolmi i vostri cuori di luce e di grazia. Dio vi benedica nel corso di tutto il Nuovo Anno.
Prima di congedarsi dai fedeli, il Papa ha pronunciato queste parole:
Così entriamo con una grande speranza in questo anno nuovo, 1997: che Dio sia sempre con noi!
Sia benedetto, sia lodato Gesù Cristo!
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