LETTERA DI GIOVANNI PAOLO II
AL CARDINALE JULIJANS VAIVODS,
AMMINISTRATORE APOSTOLICO DI RIGA E DI LIEPAJA
Mercoledì, 6 agosto 1986
Nell’imminenza della solennità dell’Assunzione di Maria Vergine, quest’anno il mio pensiero si rivolge in modo particolare a lei, signor cardinale, e all’intera comunità cattolica delle Chiese di Riga e di Liepaja che si accingono a commemorare, con speciali celebrazioni al santuario mariano di Aglona, l’800° anniversario dell’inizio dell’evangelizzazione della nobile e a me molto cara Lettonia, nel ricordo della consacrazione episcopale del vescovo Meinardo.
Questo mio pensiero, che oggi esprimo a lei, ai suoi vescovi ausiliari, ai sacerdoti, ai seminaristi, alle anime consacrate e a tutti i fedeli lettoni, vuole manifestare pubblicamente l’intensa partecipazione e la comunione nello spirito con cui vivo con voi questo tempo di grazia della Chiesa di Lettonia, che ormai da molti mesi si prepara nelle sue comunità parrocchiali a questa commemorazione dell’inizio dell’azione missionaria di Meinardo e dei suoi compagni. Ho già espresso questa partecipazione e comunione il 26 giugno scorso, presiedendo nella Basilica Vaticana alla concelebrazione della santa Messa, insieme con rappresentanti di episcopati di altre nazioni d’Europa.
In questi giorni di preparazione alla solennità dell’Assunzione di Maria Vergine, accompagno spiritualmente lei e tutti i fedeli lettoni - e quanti nell’intera terra lettone si sentiranno a voi uniti con il cuore e con l’animo - che si recheranno in pellegrinaggio al santuario di Aglona per partecipare alle cerimonie che, in quella festività liturgica, segneranno il momento culminante delle vostre celebrazioni in Patria. Con voi tutti desidero ringraziare Iddio, per intercessione di Maria, Madre di Cristo, Madre della Chiesa e Madre di ognuno di noi, per l’abbondanza dei benefici elargiti durante gli otto secoli trascorsi da quando, per mirabile disegno della Provvidenza, Meinardo e i suoi compagni cominciarono la predicazione del Vangelo della salvezza nella vostra terra.
Voglio altresì ringraziare il Signore per le numerose grazie che certamente vi accorda durante questo periodo in cui, nel grato ricordo della prima evangelizzazione, avete voluto sviluppare nelle vostre parrocchie un programma catechetico mirante a risvegliare e a rinvigorire quella fede che avete ereditato dai vostri antenati e che ciascuno è chiamato a vivere e a trasmettere alle generazioni future nei più svariati tempi e situazioni, con comportamenti individuali, familiari e sociali ispirati alla Legge evangelica.
Inginocchiato dinanzi a Maria, Regina della vostra terra mariana, affido a lei codesta comunità cattolica, con le sue attese e le sue aspirazioni, affinché - nonostante le difficoltà che i suoi membri possano incontrare - rimanga salda nella fede, coraggiosa nella speranza e ardente nella carità, come invocavo nella celebrazione della basilica di San Pietro, e sotto la guida zelante dei suoi vescovi e grazie alla fedele dedizione dei suoi sacerdoti, dia nella vita di ogni giorno, con rinnovato slancio, testimonianza sempre più vissuta dei valori cristiani contribuendo così allo sviluppo del benessere e della prosperità di tutti i concittadini, di modo che molti altri possano trovare la verità e la ricchezza della salvezza portata al mondo dal suo Figlio.
In pegno di tutto ciò e in segno del mio profondo affetto, che desidero esprimere in modo speciale in quest’occasione ai giovani dai quali dipende il futuro della Chiesa in Lettonia, imparto a lei, signor cardinale, e a tutti i fedeli la benedizione apostolica.
Dal Vaticano, 6 agosto 1986.
IOANNES PAULUS PP. II
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