MESSAGGIO DI GIOVANNI PAOLO II
AI VESCOVI NORD-AMERICANI
28 gennaio 1980
Cari fratelli in nostro Signore Gesù Cristo,
È con grande speranza e grande entusiasmo che mando i miei saluti a tutti voi riuniti a Dallas.
Questa importante sessione di studio, sponsorizzata dal Pope John XXIII Medical-Moral Research and Education Center, e generosamente sostenuta dai Cavalieri di Colombo, è una splendida iniziativa al servizio della verità e della persona umana. La riunione di un così grande numero di Vescovi dagli Stati Uniti e dal Canada manifesta la consapevolezza delle vostre responsabilità pastorali come autentici maestri del popolo di Dio che sono chiamati a vivere le loro vite cristiane nel mondo moderno.
Il tema del vostro dibattito, Le Nuove Tecnologie della Nascita e della Morte, tocca complesse questioni di etica medica che riguardano la Chiesa e tutta la società. Ho avuto modo nell’Enciclica “Redemptor Hominis” di esprimere la seguente affermazione: “Lo sviluppo della tecnica e lo sviluppo della civiltà del nostro tempo, che è contrassegnato dal dominio della tecnica stessa, esigono un proporzionale sviluppo della vita morale e dell’etica. Intanto quest’ultimo sembra, purtroppo, rimanere sempre arretrato” (Giovanni Paolo II, Redemptor Hominis, 15).
Nel vostro impegno congiunto a Dallas, voi avete fedelmente ripetuto i sentimenti del mio cuore espressi lo scorso ottobre a Washington, D. C.: “Non esito a proclamare davanti a voi e al mondo che tutta la vita umana - dal momento del concepimento e attraverso tutte le successive fasi - è sacra, perché la vita umana è creata ad immagine e somiglianza di Dio”. Il nostro compito è di proclamare sempre più efficacemente la sacralità di questa vita, ma per fare questo, dobbiamo capire le nuove opportunità e le nuove minacce poste alla persona dalle sempre più sofisticate tecnologie. In questo importante momento della storia, siete chiamati, come Vescovi, a fornire una guida aggiornata, esaminando le nuove questioni alla luce della Parola eterna di Dio, e con l’aiuto offerto dall’insegnamento della Chiesa. In questo contesto, le vostre riflessioni, aiutate da medici, teologi ed esperti di diritto che generosamente condividono le loro conoscenze e le loro esperienze a favore di questo dibattito, aiuteranno a contribuire a quel “proporzionale sviluppo della vita morale e dell’etica” che la situazione attuale onestamente richiede.
Cari fratelli: questo è un grande e vitale contributo della Chiesa di Gesù Cristo agli uomini e alle donne del nostro tempo.
Che Dio benedica il Pope John Center nel suo desiderio e nel suo impegno di essere al servizio del magistero della Chiesa e della causa dell’umanità. Possa lo Spirito Santo guidare le vostre menti ed i vostri cuori nei misteri della sua divina saggezza e possa infiammarvi del suo amore.
A tutti quelli che partecipano a questo incontro, e a tutti quelli che lo hanno reso possibile, impartisco la mia Benedizione Apostolica: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo.
Amen.
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