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SALUTO DI GIOVANNI PAOLO II
 ALLA CITTADINANZA DI CASTEL GANDOLFO

Domenica, 7 luglio 1985

 

Saluto cordialmente Castel Gandolfo. Vi sono dei segni che dicono al Papa di lasciare il Vaticano e di venire qui. Sono segni esteriori ma anche segni interiori. Dobbiamo seguire questi segni. Voglio in primo luogo salutare la vostra comunità civile, il signor sindaco con la giunta e tutti i cittadini. Sono per un certo periodo uno di loro. Saluto poi la comunità cristiana, la parrocchia e la diocesi con il Vescovo di Albano, il parroco e i loro rispettivi collaboratori e tutte le forze vive di questa Chiesa. Anch’io voglio introdurmi in modo specifico tra queste forze durante questo periodo.

Dobbiamo cercare tutte le strade per essere sempre con Dio, con l’Emmanuele, Dio con noi. Le vacanze servono anche a questo scopo: essere più vicini a Dio che dappertutto si cerca e vuole essere cercato e trovato da parte nostra. Ecco brevemente il programma della mia permanenza in Castel Gandolfo. Auguri a tutti i cittadini, agli ospiti e ai pellegrini che in questo periodo normalmente diventano più numerosi. A tutti auguro buone vacanze in questo ambiente carico di bellezze naturali.



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