PAROLE DI GIOVANNI PAOLO II
PRIMA DELLA MESSA IN SUFFRAGIO DEI
CARDINALI E DEI VESCOVI DEFUNTI
Martedì, 17 novembre 1987
Fratelli carissimi,
ci accingiamo a ricordare, in questa liturgia eucaristica, i cardinali e i vescovi “nostri fratelli e collaboratori di Dio nel Vangelo di Cristo” (cf. 1 Ts 3, 2), che sono morti nel corso di quest’anno.
Pregheremo in modo particolare per i cardinali Avelar Brandao Vilela, Pietro Parente, Anibal Muñoz Duque, Joseph Parecattil, Patrick Louis O’Boyle, José Maria Bueno y Monreal Stephanos I Sidarouss e Joseph Höffner.
Questo nostro riunirci attorno all’altare di Dio è doverosamente un gesto di spirituale solidarietà nei confronti di coloro che hanno servito fedelmente la Chiesa, e condiviso il nostro ministero. Esso è al tempo stesso monito per noi a “restare svegli” e a “tenerci pronti” (cf. Lc 12, 37.40), perseverando nella piena dedizione alla missione che ci è stata affidata dal divino Maestro, così da appartenergli totalmente, nella vita come nella morte (cf. Rm 14, 8).
La nostra sarà dunque un’unica invocazione di misericordia rivolta al Dio dei vivi e dei defunti, affinché conceda a noi, quaggiù, la larghezza del suo perdono e a coloro che “ci hanno preceduto col segno della fede e dormono il sonno della pace”, la pienezza di quella vita eterna, che è stata il costante anelito dei loro cuori durante i giorni dell’esistenza terrena.
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