DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI CADETTI DELLA NAVE “EMPIRE STATE”
DELLA MARINA MILITARE DEGLI STATI UNITI D’AMERICA
Sabato, 16 giugno 1990
Cari cadetti della “USS Empire State”.
È per me un grande piacere accogliervi in Vaticano. Spero che la vostra visita a Roma, con il suo eccezionale patrimonio storico e la sua bellezza artistica, avrà un significato profondamente personale e religioso per ognuno di voi. Soprattutto, possa la presenza in questa città che offre così tante testimonianze della fede cristiana, tra le quali troneggia la tomba di san Pietro, far sì che comprendiate meglio la Chiesa e il suo ruolo di servizio all’umana famiglia.
Durante la mia ultima visita negli Stati Uniti, nel 1987, ho sottolineato questo stesso aspetto in relazione al vostro Paese. In un discorso rivolto al presidente a Miami, ho detto: “Il servizio all’umanità è sempre stato un aspetto peculiare della vocazione dell’America ed è ancora oggi rilevante” (10 settembre 1987). Voi proseguite questa nobile tradizione per il fatto che la vostra attività professionale è fondamentalmente al servizio della causa della pace e del bene comune. Servendo il vostro Paese e lasciando da parte le vostre preferenze e i vostri progetti personali, fino a mettere le vostre vite in pericolo, voi ispirate e promuovete la causa della pace in modo esemplare. La gente non vede in voi solo giovani uomini che sono sottoposti a un severo programma di addestramento ma persone capaci di integrità, di fare sacrifici e pronte a offrire il loro servizio per il bene del Paese. La testimonianza di lealtà, di solidarietà e di perseveranza della Marina può diventare un messaggio per tutti i giovani che cercano un modo di vivere colmo del più alto significato.
Miei cari amici: chiedo al Signore di sostenervi nella forza così che possiate rispondere generosamente ai vostri doveri personali e professionali. Su tutti voi qui presenti e su tutti i vostri cari che sono a casa, invoco le abbondanti benedizioni di Dio.
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