DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AL NUOVO CARDINALE FIORENZO ANGELINI,
PRESIDENTE DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER
LA PASTORALE DEGLI OPERATORI SANITARI
Sala del Trono - Venerdì, 5 luglio 1991
Sono lieto di accoglierla, Signor Cardinale, insieme ai suoi congiunti, ai collaboratori del Pontificio Consiglio della Pastorale per gli Operatori Sanitari, soprattutto al Segretario, P. José Luis Redrado Marchite, al Sottosegretario, P. Felice Ruffini, e a tutti i suoi numerosi amici, testimoni del lungo e intenso servizio da Lei reso alla Chiesa.
All’indomani della sua elevazione alla porpora cardinalizia mi è caro ricordare con riconoscenza l’itinerario del suo ministero. Da quando, nei tempi difficili dell’ultima guerra, Ella, giovane sacerdote, cominciò a dedicarsi alla gente semplice e povera delle borgate di Roma, dando vita ad un servizio organico di carità per i più poveri tra i Romani, a quando, nell’Azione Cattolica, organizzò efficaci manifestazioni, a livello nazionale. Il mio predecessore Pio XII, come a tutti è noto, apprezzò la sua opera e ne diede a Lei stesso cospicui segni.
Il lavoro, però, che più di tutti ha impegnato la sua vita è stato quello della pastorale sanitaria. Specialmente in questa Diocesi di Roma Ella poté esemplarmente organizzare il servizio spirituale dei cappellani degli ospedali e delle case di cura, mentre rendere più umano il volto della sofferenza è stato il suo motto. Ella si è prodigata affinché fosse meglio esplorata e conosciuta la condizione del malato al fine di garantirne il sollievo in maniera cristiana, con carità e giustizia. Promuovendo poi validi incontri di studio sui rapporti tra medicina e morale, Ella non ha temuto di suscitare opportune provocazioni, perché anche il mondo della scienza medica affrontasse i problemi, talvolta difficili ma attualissimi, delle nuove forme della sofferenza.
La Chiesa Le è grata per questo, come Le è riconoscente per l’attenzione rivolta ultimamente al mondo dell’Est europeo e ai problemi che nel campo della sanità in esso emergono oggi più urgenti.
Formulo sinceri auspici che il suo servizio continui a dare buoni frutti, per essere un segno vivo della carità, ispirata al modello del Cuore di Cristo.
Nell’invitare tutti i suoi collaboratori a prodigarsi con Lei perché il lavoro di tutto il Consiglio della Pastorale per gli Operatori Sanitari possa efficacemente promuovere l’opera di formazione, di studio e di azione nel settore della salute, imparto a Lei ed a tutti i presenti la benedizione apostolica.
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