DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
Martedì, 20 gennaio 2004
Signor Dirigente,
Signori Funzionari e Agenti dell’Ispettorato
di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano!
1. È sempre un piacere accogliervi ed incontrarvi: con affetto saluto tutti ed ognuno in particolare. Saluto, in modo speciale, il Dottor Salvatore Festa, al quale va la mia riconoscenza anche per le cortesi parole che mi ha indirizzato a nome dei presenti. Accolgo con gratitudine i fervidi voti augurali per l’anno appena iniziato e li ricambio cordialmente. Che il 2004 sia un anno sereno e proficuo per ciascuno di voi, per le vostre famiglie e per tutte le persone a voi care!
L’odierna vostra visita mi offre l’opportunità di manifestarvi ancora una volta riconoscenza ed apprezzamento per il diuturno servizio che svolgete e che da oltre venticinque anni seguo con attenzione.
2. Il vostro compito è diventato più complesso negli ultimi anni, perché episodi di efferata violenza terroristica hanno fortemente scosso la sicurezza delle nostre città. Mentre viene intensificata con ogni mezzo l’azione di vigilanza, appare ogni giorno più urgente l’impegno di educare alla pace. A quest’importante sfida ho voluto far riferimento anche nel Messaggio per la recente Giornata Mondiale della Pace. Dinanzi alle non poche situazioni drammatiche del nostro tempo, il rischio è quello di cedere al fatalismo come se la pace fosse un traguardo quasi impossibile da raggiungere. Non bisogna soccombere a tale tentazione! L’educazione alla pace, con tutte le sue concrete esigenze, deve continuare ad essere oggetto dell’impegno incessante di tutti.
3. Carissimi, il Papa vi accompagna nel vostro quotidiano servizio; condivide le vostre preoccupazioni e vi sostiene con la sua preghiera, implorando da Dio protezione per voi e per le vostre famiglie. Con tali sentimenti, rinnovando i miei migliori auguri per il nuovo anno, imparto una speciale Benedizione a ciascuno di voi qui presenti e a quanti vi sono cari.
Copyright © Dicastero per la Comunicazione - Libreria Editrice Vaticana